sabato 12 marzo 2011

Dimitar Hristov, Biografia
















Dimitar Hristov è poeta, drammaturgo e traduttore.
  Nato il 17/08/1957 a Blagoevgrad. Cresce a Sofia e si laurea in filologia bulgara e retorica presso l’Università San Clemente di Ochrid, ha conseguito un Master in retorica.
  Ha lavorato nell’Associazione degli Scrittori Bulgari, è stato presidente del Fondo Artistico cella suddetta Associazione,  caporedattore  del giornale “Scrittore Bulgaro”, responsabile della rubrica di letteratura del giornale “Pulse”, direttore amministrativo di “Sofkniga”, esperto senior presso il Ministero della Cultura.
   Attualmente è Direttore dell’Istituto di Cultura della Repubblica di Bulgaria, in Macedonia, a Skopie.
   Le sue sceneggiature sono state pubblicate e rappresentate in Bulgaria e in Macedonia.
   Le sue raccolte di poesie sono state premiate con i premi nazionali e, tradotte e pubblicate in Russia, Serbia, Albania, e Repubblica di Macedonia. Alcune sue poesie sono tradotte e pubblicate in italiano, inglese, russo, francese, spagnolo, polacco, cinese, arabo, e altre lingue.
   Dimitar Hristov interprete canoro delle sue poesie. Alcune  sono state inserite nel suo CD “Ritmo del cuore”.
   È membro dell’Associazione degli Scrittori Bulgari, e dell’Associazione dei Giornalisti Bulgari.

Dimitar Hristov, Aforismi















Frantume

Prendiamo pure esempio dagli uccelli – si nutrono con una manciata di granelli ma volano alto.

Lo scrittore deve essere come il cammello – resistere alla fame, alla sete, e ai lunghi viaggi, il resto è questione di talento.

La solitudine è l’amica più intima dell’artista.

L’allegria non può durare a lungo, perché la situazione si complica.

L’uomo sempre più difficilmente sopporta i suoi simili e se stesso. Come mai lo sopporta la Madre-Terra?


La timidezza è il miglior abito della nudità.

Quando la donna piange, povero uomo... Quando l’uomo piange, la donna esulta.

I cani e i gatti sono in guerra, ma si nutrono di altre cose. Ecco perché il loro è un antagonismo superiore.

La bellezza è sempre fragile, tanto che conta sui suoi antipodi.

I pensieri sono ali per il grande lavoratore ma catene per il pigro.

La direzione del vento è sempre in avanti.

La fonte di montagna è il messaggio di Dio ai mortali.


La vetta spesso è l’inizio dell’abisso.

Raggiungere uno scopo è inutile se non ce ne sarà un altro.

Le allodole si stupiscono sempre perché gli assiuoli dormono durante la giornata, ma gli assiuoli non si stupiscono delle allodole.

L’egoista odia la competitività e distrugge i ponti dietro di se, per essere il primo.
L’altruista è lieto per i migliori, costruisce ponti e spesso viene sorpassato, ma questo non lo consuma.

L’innamorato non sta tra il sì e il no.

L’alienazione tra due persone non è mai unilaterale.

La differenza tra nascita e morte sta nell’ordine cronologico.


Frantume


L’arte è eterna ma la Vita lo è di più.

Con la violenza si possono cambiare certe cose, però la violenza non si può cambiare con nulla.

Dio è unico ma le persone sono diverse.

La consumazione del matrimonio può consumare anche l’amore.

Il mantenimento delle buone maniere in una casa è come l’ordine del cambio delle stagioni – nessuno preme, tutti sanno a chi tocca poi.

L’impollinazione in natura è un grande mistero – amore ovunque, nel quale non esiste gelosia e tutti si amano.

L’invidia uccide l’invidioso.

Solo il forte sa perdonare.

La vendetta è la debolezza del vendicativo.

I confini sono i più assurdi e le più inutili linee sulla cartina della Terra.

Gli aforismi sono la giustificazione per la stupidità delle persone.


© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova e Marco Bazzato

Zhivka Baltadzhieva , Biografia



















Zhivka Baltadzhieva è nata nel 1947, a Sofia, Bulgaria. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nella città di Sliven, che le ha lasciato profonde tracce nelle sue opere poetiche Si è laureata all’Università di San Clemente di Ohrid, a Sofia, in filologia bulgara. Ha lavorato nella Radio Nazionale e nella rivista “Plamak”. È autrice di quattro raccolte di poesia. Traduttrice dalle seguenti lingue: spagnolo, russo, ungherese, inglese al bulgaro. Ha tradotto dal bulgaro allo spagnolo alcuni dei più noti autori classici contemporanei bulgari. Le sue ricerche e saggi sugli autori bulgari e la problematica nel campo della letteratura comparata sono pubblicate in diverse pubblicazioni di scienze letterarie.
Le poesie pubblicate, per gentile concessione dell’autrice, sono tratte dalla sua ultima raccolta “Mai altre poesie”, Ed. Janet 45.

Poesie tradotte dal bulgaro all’italiano per gentile concessione dell’autrice.

Zhivka Baltadzhieva , Poesie




















Ulisse

Addormentato mi trascinarono
sulla riva di Itaca,
solo un corpo inerte.

Prima
non mi riconobbero.
E poi nessuno mi chiese
nulla.

Uccisi i pretendenti.
Già

non devo nuotare attraverso le tempeste.

Non è più necessario inventare.

D’inventarmi.
Di essere
altro.

Di essere.

Neanch’io sogno
Ulisse.

Si è avverata
la mia fuga

nella realtà.

© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova, Marco Bazzato






*

I particolari sono importantissimi

La lettera, dimenticata nella tasca, illeggibile
dopo che è passata nella lavatrice,
lo sguardo, che  ho oltrepassato senza attenzione,
la voce del detto, l’alito del campo tremolante
nei giudizi fulminanti,
il volto di madre quotidianamente è unico, che se ne andò.

Le particolarità sono quello che amiamo.

Ancor meno restano nel mondo civilizzato.
Industrie, quantità inestimabili sempre del medesimo.
E nemmeno un goccio d’altro. Pensavo al ritratto
del mignolo indebolito della tua mano sinistra
nel museo dei ricordi più intimi,
ma riprodurranno la mia mente e il mio cuore

e  no so dove conservarti.

© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova, Marco Bazzato

Rada Alexandrova, Biografia


Rada Alexandrova è nata a Svilengrad nel 1943.  È una poetessa, scrittrice e drammaturga bulgara. Laureata in filologia bulgara all’Università di San Clemente di Ohrid, a Sofia. Ha lavorato presso la Radio Nazionale bulgara come redattrice nella redazione poesia e per quindici anni nella rivista letteraria “Plamak”. È stata direttrice della casa editrice Ivan Vazov, a Sofia e caporeparto editoria militare presso il Ministero della Difesa. Autrice di undici raccolte di poesie, un libro per bambini e due romanzi e di cinque opere  teatrali.
Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue.








venerdì 11 marzo 2011

Rada Alexandrova, Poesie
















Colline

Le colline attraenti dell’amore –
rosse, viola, addirittura completamente celesti.
E lì come ci siamo impiagate le caviglie.
Sopra le nostre cosce – erbe incollate,
sulle ginocchia – lunghe e profonde cicatrici.
Non è sostanziale – ci dicemmo. E nel giorno
spandemmo i grani caldi dei nostri sforzi.
Spandemmo le nostre ore, i sorrisi, il sonno,
e la trepidazione
sulle colline della gioia,
viola, scarlatte, addirittura completamente celesti.
Non è sostanziale – ci dicemmo. Nelle cucine,
tra il crepitio della strada sovrappopolata,
nei bar non è sostanziale, nel negozio
o quando ci preme con la porta automatica
il filobus…Che cosa? Quale? Ché non ritorniamo lì,
da dove siamo partiti? Che ci siamo persi
tra le serpentine
e non possiamo darci una mano. Nemmeno ci vediamo,
E solamente alcuni sostengono nei loro occhi
un unico sottile foglio
dai riflessi rossi, viola,
addirittura completamente celesti.

1975

© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova, Marco Bazzato









Le cose

Loro si muovono
le cose –
mentre dormi,
quando corri.
Spronano l’aria,
saltano come conigli.
/Adesso è l’anno del coniglio
e tutti attendono
che le cose vadano bene./
Mi hanno rincorso,
mi hanno spinto,
mi hanno strappato i capelli.
Le cose.
Loro mi amavano.
A volte sono solari
come le tue mani.
O serrate
come un cuore.
Mi hanno portato sulle foglie,
sentieri.
La pioggia, i fiocchi
le scorreva via.
Lentamente mi invadono,
invadono…
Mi hanno invaso.
Mi cullano, cullano…
Mi sento bene.
Come piccole ragnatele
cadono sopra il tuo capo.
Illuminate.
Sorprese.
Veloci come una separazione.
Sconosciute.
Come la morte

2011

© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova, Marco Bazzato