A Marta Deianova
Prima di sentire lo sparo
lei già cade
Le sue ali di madreperla tuttora
sono protese
nelle direzioni dell’alba e del tramonto
Tuttora
il suo occhio affilato come un ago di diamante
è puntato verso un’eternità remota
Attraverso lo sguardo dell’uccello fa capolino
un’adorata saggezza antica
fa capolino
La Creazione del mondo
fa capolino
la nostra essenza di alati
lo sparo tracotante echeggia
Dalle sommità delle penne scintillano
cascate di luce
E un corto strillo Dio geme
Sopra lo scheletrino bianco
sopra la propria tristezza
da un passato non illuminato
a mente pronuncio
durante tutti i tempi del Tempo
sopra tutti gli scheletri bianchi
delle nostre ex canzoni
fino alla canzone successiva
fino alla successiva eternità
uccello
Dalla raccolta di poesie “Katokala – il nome della farfalla”, Ed Snazi, 2006
Per gentile concessione dell’autrice
© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova e Marco Bazzato