venerdì 30 settembre 2011

Kerana Anghelova, "Scongiuro "

A Marta Deianova

Prima di sentire lo sparo
lei già cade
Le sue ali di madreperla tuttora
sono protese
nelle direzioni dell’alba e del tramonto
Tuttora
il suo occhio affilato come un ago di diamante
è puntato verso un’eternità remota
Attraverso lo sguardo dell’uccello fa capolino
un’adorata saggezza antica
fa capolino
La Creazione del mondo
fa capolino
la nostra essenza di alati
lo sparo tracotante echeggia

Dalle sommità delle penne scintillano
cascate di luce
E un corto strillo Dio geme

Sopra lo scheletrino bianco
sopra la propria tristezza
da un passato non illuminato
a mente pronuncio

durante tutti i tempi del Tempo
sopra tutti gli scheletri bianchi
delle nostre ex canzoni

fino alla canzone successiva
fino alla successiva eternità
uccello


Dalla raccolta di poesie “Katokala – il nome della farfalla”, Ed Snazi, 2006
Per gentile concessione dell’autrice

© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova e Marco Bazzato

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