martedì 15 febbraio 2011

Tania Popova: Poesie


















Penelope



 Togliti il cappello, cappotto e scarpe.
Togliti anche l’anello, occhiali e orologio.
Lascia fuori l’offesa e i pregiudizi,
i tormenti oscuri, e le paure.
Spogliati anche della camicia che tempo fa cucii per te.
Togliti la maschera e la castità…e vieni.
Ora sei lo stesso, ti ho riconosciuto. Resta.
Già ho tessuto il lenzuolo funebre.
Ti ho atteso fino all’ultimo. In quest’istante non ha senso dove sei stato.
Vieni, saremo insieme sino al consumarsi della candela.




Focolare

Ciao, amore,
da quando non si siamo incontrati?
Da alcune vite, da anni…comunque sia.
E tra di noi è rimasto sempre così bruciando senza fiamma
il focolare di una tristezza, nel quale
ancora troveremo qualche carbone ardente.
Porterò le cicatrici sulle dita
perché frugo tenacemente tra le ceneri
perché ho un sapore rancido sulle labbra
dai baci  incenerenti.

Ciao, amore,
verso dove viaggi?
Stai tornando o stai partendo?...Comunque sia.
Da quanto non ti sei innamorato?
Soltanto hai vissuto, hai vagheggiato, hai sognato nell’apparenza.
Sono sicura che ci incontreremo ancora.
Ma resteresti con me almeno per poco
per incendiare nuovamente il focolare con amore?



Ora esatta

Ho guardato l’orologio sulla tua mano.
Aveva un quadrante blu scuro.
Sono blu scuri anche i miei occhi,
che mai più
 ti guaderanno con amore.
Sul quadrante è disegnato il tempo.
Il nostro tempo che già è scaduto.
Da soli abbiamo messo le lancette su di esso.
Da soli abbiamo definito le distanze tra di esse.
Chissà se mai si raggiungeranno.
Chissà se arriverà l’ora esatta,
l’ora esatta per l’amore.
Il tempo si è fermato.
E a cosa ti serve questo orologio?


© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova e Marco Bazzato

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