sabato 19 febbraio 2011

Slavomir Genchev, aforismi















Aver quel che mi basta


Se difendi te stesso,come potresti difendere gli altri?

Colui che non ha colpa, si sente sempre confuso.

Possiamo capire la gente. Ma l’uomo mai.

Solo chi è stato malmenato e lo ricorda può essere profeta.

Chi sa dire abbastanza, sa tacere veramente.

Anche tu diventi una parte della menzogna, dopo che accetti d’essere raggirato.

Il problema non è che la vita passa, ma che spesso passa senza di noi.

Il saccente può essere stolto, ma lo stolto non può essere saccente.

Se la libertà non è innocua, allora con la schiavitù ci sono vantaggi?

Se la Torre di Pisa non fosse pendente chi si sarebbe fotografato con essa?

Tra la posa e la posizione la differenza è l’ideale.

Per diventare un eco lontano devi essere un grido.

Non esiste persona che possa affogare nell’ombra la tua luce interiore.

Quando le ciocie prendono il potere, diventano stivali.

Possiamo sapere tutto – e ancora non comprendere.

La via verso la libertà è prendere coscienza della schiavitù.

Se il senso sarà ucciso, spesso potrà diventare visibile.

Ai poveri non piace nulla, i ricchi non hanno gusto.

Chi ha talento non rincorre mete.

Oh, noi amiamo i martiri! Però quando altri lo sono.

Se hai incontrato l’amore, non l’avevi cercato.

Quanto più grande è l’amore, tanto più non basta.

Non esiste definizione per l’amore, se questo esiste.

C’è la parola amore, ma per esso non esistono parole.


La mela della conoscenza è anche il pomo della discordia.

Distinguo meglio guardando a occhio nudo.

Alcuni popoli amano la schiavitù per bramare la libertà.

Se la domanda non è intera, anche la risposta sarà incompleta.

Se la speranza è l’ultima a morire, vuol dire che un altro è morto prima di lei.

Dove ti accolgono per l’abito, spesso ti accompagnano alla porta a seconda dell’abbigliamento.

Meglio una guerra disuguale, piuttosto che una pace disuguale.

Oltre a non essere inutile, devi anche essere utile.

È bene per l’uomo quello che è bene per il popolo?

Ogni persona deve essere tale a ciò che può diventare.

Per me la verità à solo quella che non deve essere provata.

Non è così importante cos’hai – è più importane chi ce l’ha.

Non tutti coloro che hanno cercato qualcosa, hanno scoperto l’America.

Se le scaliamo oppure no – le vette non perdono il loro senso.

La più accessibile è la strada inutile.

Se sei contro tutto il mondo, non puoi passarla liscia.

Se sei già troppo grande, non crescerai mai.

Devi arrivare abbastanza lontano, per poter giungere vicino ad ognuno.

Colui che veramente è giunto fino in fondo, possa diventare l’inizio.

Una cosa è scalare le cime. Un’altra cosa è diventare una cima.

Se la tua scelta è giusta, sarà a tuo discapito.

Chi agisce apertamente, camminerà incompreso.

Alle parole è padrone il più devoto servo delle parole.



Il cieco può udire, ma l’accecato no.

© Traduzione di Vessela Lulova Tzalova e Marco Bazzato



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